In questo numero:
- l’aggiornamento settimanale e da inizio anno dell’andamento dei principali indicatori finanziari: cambi, andamento dello spread Btp/Bund e principali indici azionari a livello mondiale;
- un focus sulla dinamica del credito in Italia, con particolare riferimento a:
- i tassi di interesse armonizzati per prestiti società non finanziarie;
- i tassi di variazione a 12 mesi dei prestiti società non finanziari;
- i tassi di interesse armonizzati prestiti famiglie consumatrici;
- i tassi di variazione a 12 mesi dei prestiti famiglie consumatrici.
I tassi di interesse sui prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie consumatrici pubblicati dalla Banca d’Italia sono rilevati nell’ambito del sistema statistico dell’Eurosistema e seguono la metodologia definita dal Regolamento BCE/2013/34, aggiornato dal Regolamento BCE/2019/25.
I dati fanno riferimento alle nuove operazioni effettuate nel periodo di riferimento e sono rilevati concadenza mensile presso un campione rappresentativo di intermediari creditizi residenti.
Per i prestiti alle società non finanziarie, la Banca d’Italia distingue i tassi in base alla durata iniziale del prestito (fino a 1 anno, tra 1 e 5 anni, oltre 5 anni) e all’importo dell’operazione (inferiore o superiore a 1 milione di euro), al fine di tenere conto delle differenze strutturali tra finanziamenti a imprese di dimensioni diverse.
Per i prestiti alle famiglie, si distinguono principalmente i mutui per acquisto abitazione, il credito al consumo e gli altri prestiti (es. prestiti personali), con disaggregazione per finalità e durata. I tassi rilevati rappresentano medie ponderate per il volume delle operazioni effettuate presso ciascun intermediario nel mese considerato.
Il tasso di variazione a 12 mesi dei prestiti viene calcolato come differenza percentuale tra lo stock di prestiti in essere alla fine del mese t e quello registrato alla fine del mese t-12. Gli stock sono rilevati al valore contabile (valore lordo al netto delle rettifiche di valore per rischio di credito), al netto delle cartolarizzazioni e cessioni pro-soluto.
In tal modo, si intende catturare la dinamica effettiva dell’attività creditizia svolta dagli intermediari residenti, evitando distorsioni derivanti da operazioni fuori bilancio. La Banca d’Italia pubblicata le informazioni nel Bollettino "Moneta e Banche" e nella banca dati statistica SDDSPlus con cadenza mensile.
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