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OVERVIEW 7/2025 – LA DINAMICA DEL CREDITO IN ITALIA (APRILE)

Ad aprile 2025, si conferma la progressiva discesa del costo del credito alle imprese. I tassi di interesse applicati ai nuovi finanziamenti alle imprese si attestano al 3,77%, registrando una diminuzione pari a -0,15 punti percentuali rispetto a marzo 2025 e una flessione complessiva di -1,53 punti percentuali rispetto ad aprile 2024.

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OVERVIEW 7/2025 – LA DINAMICA DEL CREDITO IN ITALIA (APRILE)

OVERVIEW 7/2025 – LA DINAMICA DEL CREDITO IN ITALIA (APRILE)

Ad aprile 2025, si conferma la progressiva discesa del costo del credito alle imprese. I tassi di interesse applicati ai nuovi finanziamenti alle imprese si attestano al 3,77%, registrando una diminuzione pari a -0,15 punti percentuali rispetto a marzo 2025 e una flessione complessiva di -1,53 punti percentuali rispetto ad aprile 2024.

Calendario martedì 24 giugno 2025

 

In questo numero:

  1. l’aggiornamento settimanale e da inizio anno dell’andamento dei principali indicatori finanziari: cambi, andamento dello spread Btp/Bund e principali indici azionari a livello mondiale;
  2. un focus sulla dinamica del credito in Italia, con particolare riferimento a: 
    • i tassi di interesse armonizzati per prestiti società non finanziarie; 
    • i tassi di variazione a 12 mesi dei prestiti società non finanziarie;
    • i tassi di interesse armonizzati prestiti famiglie consumatrici;
    • i tassi di variazione a 12 mesi dei prestiti famiglie consumatrici.

I tassi di interesse sui prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie consumatrici pubblicati dalla Banca d’Italia sono rilevati nell’ambito del sistema statistico dell’Eurosistema e seguono la metodologia definita dal Regolamento BCE/2013/34, aggiornato dal Regolamento BCE/2019/25.

I dati fanno riferimento alle nuove operazioni effettuate nel periodo di riferimento e sono rilevati con cadenza mensile presso un campione rappresentativo di intermediari creditizi residenti.

Per i prestiti alle società non finanziarie, la Banca d’Italia distingue i tassi in base alla durata iniziale del prestito (fino a 1 anno, tra 1 e 5 anni, oltre 5 anni) e all’importo dell’operazione (inferiore o superiore a 1 milione di euro), al fine di tenere conto delle differenze strutturali tra finanziamenti a imprese di dimensioni diverse.

Per i prestiti alle famiglie, si distinguono principalmente i mutui per acquisto abitazione, il credito al consumo e gli altri prestiti (es. prestiti personali), con disaggregazione per finalità e durata. I tassi rilevati rappresentano medie ponderate per il volume delle operazioni effettuate presso ciascun intermediario nel mese considerato.

Il tasso di variazione a 12 mesi dei prestiti viene calcolato come differenza percentuale tra lo stock di prestiti in essere alla fine del mese t e quello registrato alla fine del mese t-12. Gli stock sono rilevati al valore contabile (valore lordo al netto delle rettifiche di valore per rischio di credito), al netto delle cartolarizzazioni e cessioni pro soluto.

In tal modo, si intende catturare la dinamica effettiva dell’attività creditizia svolta dagli intermediari residenti, evitando distorsioni derivanti da operazioni fuori bilancio. La Banca d’Italia pubblica tali informazioni nel Bollettino "Moneta e Banche" e nella banca dati statistica SDDS Plus con cadenza mensile.

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OVERVIEW è un prodotto di Fondosviluppo S.p.a. - Ufficio Studi e Ricerche

 

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