EXPORT ITALIA

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Servizio realizzato con il supporto dell’Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo - Confcooperative, mette a disposizione delle cooperative associate un aggiornamento mensile sull’export dei prodotti Made in Italy, con un particolare approfondimento ai settori produttivi ed ai principali mercati esteri di collocamento.

EXPORT ITALIA - FEBBRAIO 2025

Da un'analisi dei dati ISTAT, nel mese di Febbraio 2025 le esportazioni italiane sono cresciute del +1,0% in valore, trainate dai Paesi UE (+3,3%/Febbraio 2024).

A livello settoriale, crescono le vendite di prodotti agricoli (+6,4%) e delle attività manifatturiere (+0,8%), soprattutto verso Germania, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Rallentano Stati Uniti, Francia, Belgio, Polonia e Turchia.

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EXPORT ITALIA - FEBBRAIO 2025

EXPORT ITALIA - FEBBRAIO 2025

Da un'analisi dei dati ISTAT, nel mese di Febbraio 2025 le esportazioni italiane sono cresciute del +1,0% in valore, trainate dai Paesi UE (+3,3%/Febbraio 2024).

A livello settoriale, crescono le vendite di prodotti agricoli (+6,4%) e delle attività manifatturiere (+0,8%), soprattutto verso Germania, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Rallentano Stati Uniti, Francia, Belgio, Polonia e Turchia.

Calendario lunedì 19 maggio 2025

 

A Febbraio l'export di Made in Italy ha generato un volume di affari pari a 53,9 miliardi di euro (+0,9%/Febbraio 2024), a fronte di una contrazione dei volumi del -5,9%.

Relativamente ai principali di destinazione, gli Stati Uniti (-9,6%) tornano in seconda posizione superando la Francia (-1,6%). Chiudono il mese con il segno "meno" anche Belgio (-8,4%), Polonia (-1,5%) e Turchia (-9,9%).

Le migliori performance si registrano, invece, con Germania (+14,7%), Spagna (+21,1%) Svizzera (+17,3%) e Regno Unito (+10,4%).

A livello di settori produttivi, crescono in valore le esportazioni dei "Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca" (+6,4%) e dei "Prodotti delle attività manifatturiere" (+0,8%).

Paesi UE (+3,3%) rimangono i principali mercati di destinazione, con una quota pari al 53,2% delle vendite complessive oltre confine. Il restante 46,8% proviene dai Paesi terzi che, dopo una crescita ad inizio anno (+3,3%), a Febbraio rilevano un decremento degli ordinativi in valore del -1,6%.

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Per ulteriori dettagli si rimanda alle Tabelle in allegato contenenti un’elaborazione su dati ISTAT, per settori produttivi e principali Paesi di destinazione.

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