Marzo nero per le esportazioni Made in Italy (-8,8%/Marzo 2023), con i ricavi che si fermano a quota 54,2 miliardi di euro rispetto ai 59,5 miliardi di euro registrati dello stesso mese dell'anno precedente.
Crollano gli acquisti soprattutto dai Paesi UE (-12,1%) che rappresentano il 52,3% delle vendite oltre confine. Perdite a due cifre si rilevano per tutti i principali mercati di destinazione, ad eccezione di Stati Uniti e Spagna, che lasciano sul campo rispettivamente "solo" il 6,7% ed il 5,4%.
Sorprende, in positivo, il dato della Turchia: nel mese le esportazioni italiane verso Ankara sono aumentate del +35,1% facendo balzare il Paese al 10° posto tra i principali mercati di destinazione, davanti alla Cina che, al contrario, segna un -25,8% e scende all'11° posto.
Rispetto ai comparti merceologici, chiudono con segno "meno" tutti i principali settori produttivi fatta eccezione dell'esportazioni di prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione (+13,4%) e dei prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+9,0%).
Limitano le perdite, le vendite oltre confine dei prodotti da agricoltura, silvicoltura e pesca (-4,5%) e delle attività manifatturiere (-8,9%) che, insieme, rappresentano il 96,2% delle esportazioni complessive in valore.
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Per ulteriori dettagli si rimanda alle Tabelle in allegato contenenti un’elaborazione su dati ISTAT, per settori produttivi e principali Paesi di destinazione.