EXPORT ITALIA

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Servizio realizzato con il supporto dell’Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo - Confcooperative, mette a disposizione delle cooperative associate un aggiornamento mensile sull’export dei prodotti Made in Italy, con un particolare approfondimento ai settori produttivi ed ai principali mercati esteri di collocamento.

EXPORT ITALIA - NOVEMBRE 2024

Rallentano le esportazioni di made in Italy nel mese di novembre (-2,6% in valore e -4,8% in volume), per un giro di affari pari a 53,8 miliardi di euro.

Tra i principali mercati di destinazione, a trainare le vendite soprattutto Svizzera, Regno Unito e Turchia. In calo le esportazioni verso Germania (-7,4%), Stati Uniti (-11,0%), Francia (-4,5%), Polonia (-9,5%), Belgio (-8,8%) e Cina (-19,2%).

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EXPORT ITALIA - NOVEMBRE 2024

EXPORT ITALIA - NOVEMBRE 2024

Rallentano le esportazioni di made in Italy nel mese di novembre (-2,6% in valore e -4,8% in volume), per un giro di affari pari a 53,8 miliardi di euro.

Tra i principali mercati di destinazione, a trainare le vendite soprattutto Svizzera, Regno Unito e Turchia. In calo le esportazioni verso Germania (-7,4%), Stati Uniti (-11,0%), Francia (-4,5%), Polonia (-9,5%), Belgio (-8,8%) e Cina (-19,2%).

Calendario lunedì 10 febbraio 2025

A Novembre l'export di Made in Italy ha generato un volume di affari pari a 53,8 miliardi di euro, facendo segnare una contrazione sia in termini di ricavi (-2,6%) che in volumi (-4,8%), rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Relativamente ai principali di destinazione, le migliori performance si registrano con Svizzera (+5,7%), Regno Unito (+12,9%) e Turchia (+38,7%), mentre perdono quota Germania (-7,4%), Stati Uniti (-11,0%), Francia (-4,5%), Polonia (-9,5%), Belgio (-8,8%) e Cina (-19,2%).

A livello di settori produttivi, crescono in valore le esportazioni dei “Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca" (+0,5%) mentre diminuiscono quelle dei "Prodotti delle attività manifatturiere" (-2,2%).

Paesi UE (-5,9%) rimangono i principali mercati di destinazione, con una quota pari al 51,5% delle vendite complessive oltre confine. Il restante 48,5% proviene dai Paesi terzi che, trainano le esportazioni con incremento degli ordinativi in valore del +0,9%.

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Per ulteriori dettagli si rimanda alle Tabelle in allegato contenenti un’elaborazione su dati ISTAT, per settori produttivi e principali Paesi di destinazione.

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