Nel 2023, per le imprese olivicole italiane, il mercato dell’olio di oliva in Giappone ha registrato una decisa flessione sia in termini di volumi, con le esportazioni che si attestano a 14,2 milioni di kilogrammi (-28,5% sul 2022) sia in valore, con i ricavi delle imprese italiane che scendono a quota 95,7 milioni di euro (-6,5% sul 2022).
Nel 2023, il mercato dell’olio di oliva nei paesi dell’Asia Orientale rappresenta il 10% del totale delle esportazioni italiane sia in volume (pari a 28,8 milioni di kilogrammi) che in valore (pari a 203,9 milioni di euro). Il Giappone, con una quota del 5%, rappresenta il primo mercato di sbocco per le imprese olivicole italiane in Asia Orientale, davanti a Corea del Sud e Taiwan, rispettivamente con 3,9 e 3,4 milioni di kilogrammi di esportazioni in volume e 31 e 24,6 milioni di euro di esportazioni in valore.
Complessivamente, nel medio periodo (2018-2023), si evidenzia una dinamica altalenante per le esportazioni sia in volume che in valore. In particolare, tra il 2018 e il 2023, la domanda estera di olio di oliva italiano in Giappone rileva un calo del -27% in volume e del -3,7% in valore.
Sul fronte dei consumi interni emerge che, nel 2023, i consumatori Giapponesi hanno acquistato 38,1 milioni di litri di olio di oliva (27,6 milioni di litri relativi al mercato retail e 10,5 milioni di litri con riguardo al segmento foodservice), il -4,0% rispetto all’anno precedente. Con riferimento ai canali di vendita, nel periodo il canale retail ha fatto registrare una contrazione del -5,8%, compensato solo in minima parte dal foodservice che fa registrare un incremento del +1,0%.
Complessivamente, nel medio periodo (2018-2023), gli acquisti di olio di oliva da parte dei consumatori giapponesi si sono ridotti del -11,6%.
Con riferimento agli asseti competitivi, dai dati Euromonitor International, emerge come il mercato dell’olio di oliva in Giappone sia caratterizzato da un elevato grado di concentrazione delle quote di mercato. In particolare, nel 2023 la società Nisshin Oillio Group Ltd detiene il 41,6% della vendite. A seguire, la Ajinomoto Co Inc che rappresenta il 15,7% della quota di mercato; la Deoleo SA con 2 brand e il 9,6% della quota di mercato; la multinazionale Bright Food (Group) Co Ltd con l’8,8% della quota di mercato; le società italiane Mataluni S.p.A. (Gruppo Mataluni) con il 3,0% del totale del valore delle vendite e Solleone Olive Co con il 2,8% della quota di mercato e, infine, si segnala il peso mostrato dai marchi Private Label che detengono il 2,7% della quota di mercato sul totale dei valori delle vendite.
Sulla base delle stime prodotte dai modelli previsionali di Euromonitor International, sembra confermarsi il calo dei volumi di vendita dell’olio di oliva in Giappone. In particolare, tra il 2024 e il 2029, si stima che gli acquisti di olio di oliva da parte dei consumatori giapponesi potrebbero ridursi del -1,6%.
A tale andamento dovrebbe contribuire il calo previsto nel canale di vendita retail pari al -2,6%, non compensato dal probabile andamento positivo dei volumi di vendita del segmento foodservice che si stima pari al +0,9%.
Per quanto concerne i ricavi, si prevede una crescita piuttosto costante per l’intero periodo di rilevazione a cominciare dal 2024 (+12,6% rispetto al 2023), per raggiungere un giro di affari stimato in 61,5 milioni di yen giapponesi nel 2029 (+21,1% rispetto al 2024).
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