Frutta fresca

IL MERCATO DELLA FRUTTA FRESCA IN SPAGNA

La Spagna è uno dei principali mercati di sbocco per la frutta fresca italiana. Ad eccezione delle pere, per le altre quattro referenze oggetto della nostra indagine (mele, uva da tavola, pesche e nettarine e kiwi), l'Italia si posiziona tra i primi tre Paesi fornitori a livello mondiale.

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IL MERCATO DELLA FRUTTA FRESCA IN SPAGNA

IL MERCATO DELLA FRUTTA FRESCA IN SPAGNA

La Spagna è uno dei principali mercati di sbocco per la frutta fresca italiana. Ad eccezione delle pere, per le altre quattro referenze oggetto della nostra indagine (mele, uva da tavola, pesche e nettarine e kiwi), l'Italia si posiziona tra i primi tre Paesi fornitori a livello mondiale.

Calendario martedì 28 giugno 2022

 

IL MERCATO DELLE MELE

Secondo i dati di UN Comtrade, nel 2021 le importazioni di mele in Spagna hanno superato la soglia delle 201 migliaia di tonnellate (+0,5%), per un ritorno economico di 197,5 milioni di dollari (+6,8%).

L’Italia è il principale esportatore con una quota di 81,4 migliaia di tonnellate (il 40,5% delle mele complessivamente importate) per ricavi pari a 92,9 milioni di dollari (+35,5%/2020). Tendenza opposta, invece, per le importazioni da Francia e Portogallo che perdono, in valore, rispettivamente il -33,2% ed il -25,5%.

Ancora più significativi i tassi di crescita delle mele made in Italy nel medio termine. Dal 2018 al 2021, infatti, le importazioni sono aumentate del +111% in volume e del +86,1% in valore.

 

IL MERCATO DELL'UVA DA TAVOLA

Secondo i dati di UN Comtrade, nel 2021 crescono le importazioni di uva da tavola in Spagna, attestandosi a 69,7 migliaia di tonnellate (+16,9%/2020) e 156,6 milioni di dollari (+17,8%/2020).

Tra i paesi partner, il Perù è il fornitore principale con 22,4 migliaia di tonnellate nel 2021 e 58,3 milioni di dollari. L’Italia si colloca al secondo posto con 10,8 migliaia di tonnellate (-12,8%/2020), pari al 15,6% delle importazioni complessive in volume, seguita dal Cile (9,9 migliaia di tonnellate, +24,4%/2020).

 

IL MERCATO DELLE PESCHE E NETTARINE

Dai dati di UN Comtrade, nel 2021 le importazioni di pesche e nettarine in Spagna crescono sia in volume (10,5 migliaia di tonnellate, +29,7%/2020) che in valore (8,7 milioni di dollari, +74,8%/2020).

La Francia, nonostante subisca una contrazione rispetto al 2020 (-21,0%) rimane il principale fornitore con 4,2 migliaia di tonnellate nel 2021. L’Italia si colloca al secondo posto con 2 migliaia di tonnellate (+416,4%/2020) che costituiscono il 18,8% degli acquisti fuori confine del Paese. In crescita anche i ricavi che salgono a 1,4 milioni di dollari, segnando una crescita del +511,2 % rispetto all’anno precedente.

 

IL MERCATO DELLE PERE

Dai dati di UN Comtrade, le importazioni di pere in Spagna nel 2021 salgono a 70,4 migliaia di tonnellate (+31,2%/2020), con conseguente aumento dei ricavi che raggiungeranno gli 80,2 milioni di dollari, il +37,3% rispetto al 2020.

Il principale Paese esportatore è il Belgio con 31 migliaia di tonnellate (+53,3%/2020) ed un giro di affari di 29,8 milioni di dollari (+49,4%/2020). A seguire, l’Olanda con 18,8 migliaia di tonnellate (+24,7%/2020) e il Portogallo con 9,3 migliaia di tonnellate (+14,5%/2020).

L’Italia si attesta in settima posizione con 0,6 migliaia di tonnellate (+37%/2020) e 0,9 milioni di dollari (+119,9%/2020). Dal 2017 le esportazioni italiane hanno perso oltre il 54% in termini di volume e quasi il 18% in termini di valore.

 

IL MERCATO DEL KIWI

Dall’analisi dei dati pubblicati da UN Comtrade, il mercato dell’import dei kiwi in Spagna ha raggiunto quota 159,3 migliaia di tonnellate nel 2021, in aumento del +15,4% rispetto al 2020. Stesso andamento anche per i ricavi di vendita, che salgono a 311,3 milioni di dollari, il 16,5% in più rispetto all’anno precedente.

La Nuova Zelanda è il primo partner commerciale con 55,9 migliaia di tonnellate esportate (+2,1%/2020) ed un giro di affari di 110,6 milioni di dollari. L’Italia si colloca al secondo posto (18,2% delle importazioni totali) con 29 migliaia di tonnellate esportate (+29,1%/2020) ed un giro di affari di 46,3 milioni di dollari. Se si guarda al medio periodo, nel quadriennio 2017-2020 l’Italia ha assistito ad un progressivo aumento delle esportazioni sia in volume (+40,2%) sia in valore (+25,8%).

 

Per ciascuna delle categorie sopposta ad indagine, il report analizza anche l'andamento dei consumi interni, in volume e valore, con particolare riferimento all'ultimo quinquennio 2017-2021 ed alle previsioni di vendita 2022-2028.

 

Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative.

Per ulteriori informazioni o richieste di report personalizzati, scrivi a internationaloffice@confcooperative.it.

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