Nel 2021 le importazioni del vino in Francia hanno registrato una contrazione, con i volumi che scendono a 580,2 milioni di litri (-5% sul 2020) e, i valori, a 859,6 milioni di dollari (-3% sul 2020). Il principale flusso di importazioni proviene dalla Spagna con 416,7 milioni di litri (-5% sul 2020) per un valore che si attesta a 218,2 milioni di dollari (-10% sul 2020). Seguono l’Italia e il Portogallo, rispettivamente con 53,2 e 35,0 milioni di litri di vino esportarti.
Per quanto concerne lo sparkling wine, nello stesso periodo la Francia ha visto un significativo aumento delle importazioni, con i volumi che raggiungono i 35 milioni di litri (+9% sul 2020) ed un giro di affari di 135 milioni di dollari (+29% sul 2020). Il principale flusso di importazioni proviene dall’Italia (65% del totale per volumi) con 22,6 milioni di litri (+25% sul 2020) e 78,8 milioni di dollari (+27% sul 2020). Seguono Spagna e Germania, rispettivamente con 7,1 e 3,2 milioni di litri di sparkling wine esportarti.
IL MERCATO DEI VINI
Sul fronte dei consumi, dalle analisi sui dati di Euromonitor International emerge che nel 2022 i consumatori francesi hanno acquistato vini per 1.765,9 milioni di litri, il 4,0% in più rispetto all’anno precedente. Rispetto ai canali di vendita, si rileva una lieve contrazione del volume di vendita nel canale off-trade e un recupero dei volumi di vendita (comunque ancora inferiori a quelli pre-pandemia) nell’on-trade, dove sono transitati 441,2 milioni di litri di vino (+19,1% sul 2021).
In termini di assetti competitivi, la società leader per le vendite è la Castel Groupe, con una quota del 18,2% dei prodotti acquistati, davanti a Grands Chais de France SA con il 2,7% e alle società Union In Vivo Sca e Advini SA, entrambe con una quota del 2,2%. Di rilievo, la quota di vendite dei prodotti a marchio dei distributori (Private Label) che rappresenta il 39,5% del mercato.
Relativametne alle previsioni di vendita, per il quadriennio 2023-2026 ci si attende una riduzione complessiva dei volumi di vendita del -4,0%, imputabile ad una contrazione attesa degli acquisti nel canale off-trade del -6,7% a fronte di un incremento del +5,9% degli acquisti nel canale on-trade.
IL MERCATO DEGLI SPARKLING WINE
Come per i vini, anche per gli sparkling wine il 2022 segna un incremento dei consumi del +6,6% in più rispetto all’anno precedente. A fronte di una lieve crescita dei volumi di vendita nel canale off-trade, che salgono da 197 a 201 milioni di litri (+2,0% sul 2021), si rileva un notevole incremento degli acquisti nel canale on-trade, dove sono transitati gli acquisti di 82,0 milioni di litri (+20,1% sul 2021).
Il mercato si presenta piuttosto frammentato. La società Castel Groupe prevale sugli altri con una quota del 5,3% nel 2021. In seconda posizione nella graduatoria, si confermano le società Sektkellerei Schloss Wachenheim AG e Vranken-Pommery Monopole SA, con una quota del 4,0%, seguite dal Gruppo Oetker con il 3,1%.
Per quanto riguarda le previsioni di medio periodo, dall'analisi dei dati Euromonitor International si attende, nel quadriennio 2023-2026, un incremento complessivo dei volumi di vendita dello sparkling wine del +0,8%. In particolare, nel canale on-trade si prevede una variazione del +11,9% mentre in quello off-trade è previsto un decremento del -4,1%, per cui il volume atteso delle vendite di sparkling wine dovrebbe scendere da 201,0 a 194,1 milioni di litri.
Completano il report:
- l'analisi dei canali di distribuzione;
- un'esemplificazione, per fasce di prezzo off-trade, dei vini (bianchi, rossi e rosè) e degli sparkling wine venduti nel mercato francese.
Per ulteriori dettagli sui risultati dell'indagine, si rimanda al Rapporto in allegato.
Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative.
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