Nel mese di aprile 2021, secondo l’ultimo aggiornamento ISTAT, l’export dei prodotti italiani ha superato quota 43,6 miliardi di euro (+97,6%/aprile 2020), determinato da un aumento delle vendite sia verso i Paesi dell’Area UE (+91,4%) che verso i Mercati Extra UE (+104,6%), con valori che risultano straordinariamente elevati anche a causa di livello di esportazione eccezionalmente basso registrato nell’aprile 2020.
Se guardiamo al primo quadrimestre dell’anno, la crescita tendenziale ha raggiunto il livello record di 161,5 miliardi di euro (superiore perfino ai 155 miliardi di euro rilevati nello stesso periodo del 2019) grazie ad una crescita del +19,8% che proietta l’Italia ai vertici, in termini di incremento delle esportazioni, rispetto a quanto fatto registrare dagli altri Paesi del G8.
Crescono le vendite verso tutti i principali Paesi partner. A livello europeo (+22%) consolida il suo primato la Germania (+22,6%, verso la quale sono destinate il 12,7% delle nostre esportazioni), seguita da Francia (+23,2%, con una quota del 10,2%), Spagna (+23%), Belgio (+14%), Polonia (+32,9%) e i Paesi Bassi (+32,9%). In ambito Extra UE (+17,5%) non si arresta la domanda di made in Italy da parte della Cina (+55,3%, supera quota di 5 miliardi di euro), seguita da Svizzera (+20,5%), Stati Uniti (+4,5%) e Regno Unito (+2,6%).
A livello settoriale, nel quadrimestre cresce l’export dei prodotti legati alle Attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (+60,9%), alle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+37,4%) e ai Prodotti dalle estrazioni minerali da cave e miniere (+44,5%). Seguono i Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione (+26,9%), le Attività artistiche, sportive, di trattamento e divertimento (+22,6%) e i Prodotti delle Attività manifatturiere (+9,3%). Conferma il trend positivo il comparto Agroalimentare e Vini (+6,9%, con un +22,3% fatto registrare nel solo mese di aprile rispetto ad Aprile 2020) mentre perde ancora il settore dell'Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (-11,1%).
Per ulteriori dettagli, si rimanda alle tabelle in allegato contenenti un’elaborazione dei dati per settori di attività e principali Paesi di destinazione, su dati ISTAT e ISMEA.