Dall'analisi degli ultimi dati ISTAT, nel mese di Dicembre 2023 le esportazioni italiane sfiorano i 47,9 miliardi di euro (il 7,8% in meno rispetto ai valori dello stesso mese del 2022) e chiudono il 2023 con un giro di affari complessivo di oltre 626,2 miliardi di euro, in linea con i valori dell'anno precedente (0,0%).
In calo tutti i principali mercati di collocamento, resta il problema della differenziazione delle esportazioni. I primi 5 Paesi di esportazione (Germania, Stati Uniti, Francia, Spagna e Svizzera) rappresentano, in valore, il 42,9% delle vendite italiane complessive oltre confine.
A livello settoriale, nel 2023, a chiudere in territorio positivo sono solo i "Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca" (+5,5%) e i "Prodotti da attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento" (+1,6%). Stabili le esportazioni dei “Prodotti dalle attività manufatturiere” (+0,0%). Archiviano il 2023 col segno meno tutti gli altri comparti produttivi.
Rispetto ai mercati di collocamento, nei dodici mesi del 2023 crescono solo le vendite di Made in Italy sia verso i Paesi extra UE (+2,5%), traninati da Stati Uniti (+3,4%) e Cina (+16,8%). Rispetto ai Paesi UE, crescono solo Spagna (+2,1%) e Polonia (+1,5%) mentre rallentano Germania (-3,6%), Svizzzera (-1,7%), Regno Unito (-4,3%) e Belgio (-15,7%).
I Paesi UE, complessivamente, rappresentano in valore il 51,6% delle esportazioni italiane (-2,2%) rispetto al 48,4% dei Paesi extra UE (+2,5% rispetto al 2022).
Per ulteriori dettagli si rimanda alle Tabelle in allegato contenenti un’elaborazione su dati ISTAT e ISMEA per settori produttivi e principali Paesi di destinazione.