Ad Ottobre l'export di Made in Italy ha generato un volume di affari pari a 56,5 miliardi di euro, facendo segnare un incremento sia in termini di ricavi (+3,1%) che in volumi (+3,6%), rispetto ai valori registrati nello stesso mese dell'anno precedente.
A trainare le vendite ancora una volta i Paesi terzi, che si avvicinano ai 28 miliardi di euro di ricavi (+9,4/ottobre 2022) a fronte dei Paesi UE che, nello stesso mese, raggiungono quota 28,5 miliardi di euro, in calo del -2,4% rispetto ai valori di Ottobre 2022.
Relativamente ai principali di destinazione, le migliori performance sono state registrate con gli Stati Uniti (+10,2%), che si confermano il secondo mercato di esportazione dietro alla Germania e davanti a Francia (+2,5%), Spagna (+1,9%), Svizzera (+1,2%) e Regno Unito (+10,9%). Germania, Cina e Belgio, invece, fanno registrare una battuta di arresto e perdono, rispettivamente, il -5,3%, il -0,8% ed il -6,4%.
A livello di settori produttivi, riprendono a crescere le vendite dei "Prodotti delle attività manifatturiere" (+3,8%) che rappresentano oltre il 95% dell'export in valore. Segnali molto positivi anche dai "Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca" (+19,1%) e dei "Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento" (+7,9%).
Rispetto ai dati cumulati, nei primi dieci mesi dell'anno le esportazioni italiane hanno generato un giro di affari di oltre 516 miliardi di euro (+1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022). Anche in questo caso, i risultati migliori si registrano con i Paesi extra UE (+4,3%) che rappresentano, in valore, il 47,9% delle esportazioni complessive. In calo le vendite verso i Mercati UE (-1,4%).
Per ulteriori dettagli si rimanda alle Tabelle in allegato contenenti un’elaborazione su dati ISTAT, per settori produttivi e principali Paesi di destinazione.