Il mercato interno degli alimenti biologici confezionati in Francia è in costante crescita nell’ultimo quinquennio, con volumi totali passati da 474 migliaia di tonnellate nel 2017 a 663 migliaia di tonnellate nel 2021 (+39,9%). In aumento anche i ricavi, nel 2021 pari a 3.943,9 milioni di euro, che registrano un aumento del +8,3% rispetto all’anno precedente.
In termini di quote di mercato, la Ecotone detiene la leadership grazie ai suoi brand Bjorg (2,8%) e Danival
(1,2%), seguita dalla Lactalis Groupe (Lactel) e dal Triballat-Noyal SAS (Vrai) con quote rispettivamente pari al 2,7% e al 2,6%. Ai Private Label, invece, è riconducibile una quota pari al 24,1%, in leggero calo rispetto
all’anno precedente.
Relativamente ai canali di distribuzione, ai negozi fisici sono riconducibili il 93,2% degli acquisti, con gli ipermercati che rappresentano una quota pari al 35,6% seppur conseguendo un leggero calo nel 2021, seguiti da altri rivenditori al dettaglio con il 27,3% delle vendite complessive e dai supermercati con il 23,6%.
Segnali di crescita, nel lungo periodo, anche dal canale e-commerce (+7%/2018), con una quota di mercato che raggiunge il 6.2% degli acquisti.
Rispetto alle previsioni di vendita nel medio termine, secondo le stime di Euromonitor International già a partire dal 2022 il mercato potrebbe far registrare una crescita dei volumi del +6,3%, fino ad arrivare nel 2026 ad un volume d’affari pari a 873,3 migliaia di tonnellate (+31,7%/2021). Di pari passo anche i ricavi attesi, che dovrebbero attestarsi, nel 2026, ad una quota pari a 5.435,7 milioni di euro (+28%/2022).
Per quanto concerne il mercato delle bevande biologiche, in Francia nel 2021 si è raggiunto la quota di 189 migliaia di litri, con un incremento del +26,8% rispetto al 2017. Aumentano per il quinto anno consecutivo anche i ricavi che si attestano a 911,7 milioni di euro (+72,7% rispetto al 2017), con i succhi di frutta/verdura che da soli generano più di un terzo del valore totale delle vendite (378,7 milioni di euro).
Alla società Britvic Plc (Pressade) è riconducibile il 10,9% delle vendite, seguita da Luigi Lavazza SpA (Carte Noire) con una quota del 4,8%. Da segnalare, infine, come il 29,6% delle bevande biologiche vengano vendute sul mercato francese con il marchio del distributore (Private Label).
Anche per gli acquisti di bevande bio il negozio fisico rimane la scelta predominante per i consumatori, con oltre il 95,3% dei prodotti venduti, soprattutto tramite supermercati (45,8%) ed ipermercati (29,9%) che hanno fatto registrare una forte crescita rispetto al 2020 a causa delle limitazioni imposte al canale foodservice per limitare gli effetti della pandemia da Covid-19.
Sempre più utilizzato il canale e-commerce, dove nel 2021 sono stati commercializzati il 4,7% dei prodotti.
Secondo Euromonitor International, già a partire dal 2022 si prospetta un incremento delle vendite del +4,1% rispetto all’anno precedente, arrivando nel 2026 ad un volume pari a 241,1 migliaia di litri (+27,6%/2021).
Di pari passo anche l'andamento dei ricavi che dovrebbero attestarsi, nel 2026, a 1.664,5 milioni di euro (+62,7%/2022).
Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative.
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