Alimenti e bevande biologiche

IL MERCATO DEL BIOLOGICO IN GIAPPONE

Il mercato del biologico in Giappone si presenta stabile, con un assetto competitivo eterogeneo ed una distribuzione che premia i supermercati per l'acquisto degli alimenti biologici confezionati ed i negozi più tradizionali per le bevande bio. Per entrambi le categorie di prodotto, tuttavia, si evidenziano acquisti on-line in continua crescita e l'e-commerce si conferma, anno dopo anno, un canale sempre più previlegiato per i consumatori giapponesi. 

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IL MERCATO DEL BIOLOGICO IN GIAPPONE

IL MERCATO DEL BIOLOGICO IN GIAPPONE

Il mercato del biologico in Giappone si presenta stabile, con un assetto competitivo eterogeneo ed una distribuzione che premia i supermercati per l'acquisto degli alimenti biologici confezionati ed i negozi più tradizionali per le bevande bio. Per entrambi le categorie di prodotto, tuttavia, si evidenziano acquisti on-line in continua crescita e l'e-commerce si conferma, anno dopo anno, un canale sempre più previlegiato per i consumatori giapponesi. 

Calendario venerdì 23 dicembre 2022

 

IL MERCATO DEGLI ALIMENTI BIOLOGICI CONFEZIONATI

Dalle analisi sui dati di Euromonitor International, nel 2021 in Giappone sono stati acquistati alimenti biologici confezionati per 39 migliaia di tonnellate, l’1,3% in meno rispetto all’anno precedente. Nel complesso, nel quadriennio che va dal 2018 al 2021 la crescita delle vendite in volume è stata del +1,6%.

Dal lato dei ricavi, che ammontano a 44,7 milioni di yen, nel periodo si registra una lieve variazione negativa del -0,7% rispetto al 2020, con le categorie “pane” e “salse, sughi pronti e condimenti” che si confermano essere quelle maggiormente preferite dai consumatori, rispettivamente con il 38,7% e il 15,9% degli acquisti complessivi.

In termini di assetti competitivi, il mercato degli alimenti alimenti biologici confezionati si presenta molto eterogeneo. Al Gruppo Alce Nero (Alce nero) è riconducibile la quota del 6,4% del valore delle vendite. In seconda posizione troviamo la Takanashi Dairy Co Ltd con il 3,3% (Yuki) seguita dalla Ajisenshioji Co Ltd (Ofukuro) con il’1,7%.

Relativamente ai canali distributivi retail, ai rivenditori al dettaglio in negozio fa riferimento il 57,8% degli acquisti in valore (-5,2%/2018), con i supermercati che si confermano i punti vendita preferiti dai consumatori con il 19,0% delle vendite complessive. Agli altri canali della distribuzione tradizionale fa riferimento il 15,5% del mercato e ai rivenditori di prodotti non alimentari e altri negozi il 23,3% del mercato. In crescita la vendita al dettaglio non in negozio, cui fa riferimento il 42,2% degli acquisti. In particolare, il canale e-commerce, che nel 2021 risulta coprire il 32,6% degli acquisti contro il 29,5% nel 2018.

 

IL  MERCATO DELLE BEVANDE BIOLOGICHE

Sempre secondo i dati di Euromonitor International si evince che nel 2021 i consumatori giapponesi hanno acquistato 6,5 migliaia di litri di bevande biologiche, l’1,6% in più rispetto all’anno precedente. Dopo una contrazione del -4,5% registrata nel 2019, il mercato ha ripreso a crescere facendo segnare una variazione positiva del +3,2% nel biennio 2021/2019.

Anche i ricavi, che nel 2021 ammontano a 19,9 milioni di yen, registrano una variazione positiva dello 0,5% e nel periodo 2018-2021 seguono il medesimo andamento dei volumi di vendita. Tra i prodotti acquistati dai giapponesi, il tè verde con il 64,8% costituisce la quota percentuale maggiore sul totale dei ricavi.

Come per gli alimenti confezionati, anche per le bevande bio il mercato si presenta altamente frammentato. La società ITO EN Ltd (marchio Ito En) detiene una quota di mercato pari al  4,9%. Segue la società Marukai Co Ltd con il 2,7% davanti alla Fukujuen Co Ltd che con il marchio Fukuju En Yuki Ocha copre il 2,2% delle vendite complessive.

Da segnalare come il 7,7% delle bevande biologiche vengano vendute sul mercato con il marchio del distributore (Private Label), in calo di 1,3 punti percentuali nel quinquennio 2017-2021.

La distribuzione è per il 75,3% riconducibile al canale retail, con i punti vendita "tradizionali" largamente preferiti agli altri canali. Crescono gli acquisti non in negozio, soprattutto grazie al canale e-commerce in cui, nel 2021, sono transitati il 22,6% delle vendite rispetto al 20,3% registrato nel 2018 (+11,3%).

 

Completano il report le previsioni di vendita per il periodo 2022-2028, per entrambe le categorie di prodotti oggetto dell'analisi.

 

Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative.

Per ulteriori informazioni o richieste di report personalizzati, scrivi a internationaloffice@confcooperative.it.

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