Secondo i dati di UN Comtrade, nel 2021 le importazioni di mele in Svizzera hanno visto un’importante contrazione, con i volumi che scendono a 9,2 migliaia di tonnellate (-34% sul 2020) e, i valori, a 11,3 milioni di dollari (-32% sul 2020).
L’Italia, con una quota di 6,6 migliaia di tonnellate (-20%/2020) e 6,6 milioni di dollari di ricavi, è il principale fornitore in volume e valore, davanti a Nuova Zelanda e Cile.
Nel quadriennio 2018-2021, a fronte di un crollo delle importazioni complessive in volume ed in valore rispettivamente del -34% e de -32%, l'Italia ha visto diminuire il proprio export di mele nel Paese del -36,1% e del -39,1%.
IL MERCATO DELL'UVA DA TAVOLA
Nel 2021 le importazioni di uva da tavola in Svizzera si attestano a 32,1 migliaia di tonnellate (-0,5%/2020), per un valore sale a 83,3 milioni di dollari (+6%/2020).
Tra i paesi partner, l’Italia è il fornitore principale con 21,5 migliaia di tonnellate nel 2021 (-4%/2020) e 51 milioni di dollari (+1%/2020) davanti a Francia (2,4 migliaia di tonnellate e 7 milioni di dollari) e India (2,1 migliaia di tonnellate e 6,1 milioni di dollari).
Contrariamente al mercato delle mele, nel quadriennio 2018-2021 la Svizzera ha visto un incremento delle importazioni di uva da tavola sia in volume (+2,5%) che in valore (+12,4%).
IL MERCATO DELLE PESCHE E NETTARINE
Segnali positivi si registrano anche per le pesche e nettarine. Secondo i dai dati di UN Comtrade, nel 2022 i consumatori elvetici hanno acquistato pesche e nettarie per 40,6 migliaia di tonnellate, il 2,8% in più rispetto al 2021.
Rispetto al medio periodo, nel quadriennio 2021-2018 le vendite sono aumentate del +6,8%, raggiungendo quota di 38 migliaia di tonnellate nel 2021.
IL MERCATO DELLE PERE
Dai dati di UN Comtrade, le importazioni di pere in Svizzera nel 2021 hanno registrato una crescita, sia in volumi che in valori, rispettivamente del +25% e del +16% rispetto al 2020.
Il principale Paese esportatore è il Belgio con 2,8 migliaia di tonnellate (-51%/2020) ed un giro di affari di 2,8 milioni di dollari (+12%/2020). L’Italia si attesta in seconda posizione con 1,3 migliaia di tonnellate (+92%/2020) e 2,8 milioni di dollari (+87%/2020).
Anche in questo caso, nel quadriennio 2018-2021 le esportazioni dall'Italia si riducono del -64,6% in volume e del -54,7% in valore.
IL MERCATO DEL KIWI
Nel 2021 il mercato dell’import dei kiwi in Svizzera ha raggiunto quota 11,9 migliaia di tonnellate, in aumento del +5% sul 2020. Stesso andamento anche per i ricavi salgono a 41,3 milioni di dollari, segnando una variazione positiva del 16% rispetto all’anno precedente.
L'Italia è il primo partner commerciale con 6,1 migliaia di tonnellate esportate (+6%/2020) ed un giro di affari di 19,4 milioni di dollari (+22%). Seguono Nuova Zelanda (con 4,1 migliaia di tonnellate e 16,9 milioni di dollari) e Cile (con 0,7 migliaia di tonnellate e 1,6 milioni di dollari).
Sorprendono le performance dell'Italia nel medio periodo. Nel quadriennio 2018-2021 il Bel Paese ha fatto registrare un incremento delle esportazioni di Kiwi in Svizzera del +18,3% in volume e del +42,4% in valore.
Per ciascuna delle categorie sopposta ad indagine, il report analizza anche:
- l'andamento dei consumi interni, in volume e valore, con particolare riferimento all'ultimo quinquennio 2017-2021;
- le previsioni di vendita per il quinquennio 2023-2027.
Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative.
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