La Corea del Sud è la quarta potenza economica in Asia, dopo Cina, Giappone e India. Può contare su un sistema di infrastrutture tra i più efficienti e su una grande stabilità socio-politica.
Nei rapporti internazionali vanta la maggiore rete mondiale di accordi di libero scambio (FTA o Free Trade Agreement) tra cui il FTA siglato nel luglio del 2011 con l’Unione Europea che ha aperto grandi possibilità soprattutto per l’Italia del food and wine, biologico compreso.
Per quanto concerne l'export di vino Made in Italy, se si considerano i due aggregati solitamente rappresentativi della produzione nostrana, il vino da tavola e lo sparkling wine (spumanti, prosecchi…), il mercato sudcoreano è il quarto in Estremo Oriente davanti a Singapore e dopo Giappone, Cina e Hong Kong.
In particolare, l’export di vino da tavola è passato da 11 milioni e 249mila euro nel 2009 a 23 milioni e 375mila euro a fine 2018, ponendo l’Italia al quarto posto, dietro a Cile, Spagna e Francia.
Per quanto riguarda invece lo sparkling wine, simo collocati su livelli decisamente più bassi, con un export pari a 5 milioni e 623mila euro nel 2018, ma che vale il primo posto in termini di volumi, davanti a Sud Africa, Francia, Spagna e Germania.
Nel report che segue, abbiamo riportato un'analisi approfondita per quanto concerne:
- l'andamento dei consumi di vino e sparkling wine nell'ultimo quinquennio (2010-2017),
- i canali di distribuzione (off trade e on trade),
- le quote di mercato dei maggiori player,
- la ripartizione delle vendite per fasce di prezzo e
- le variazioni attese di vendita, in volume e valore, per il prossimo medio termine (2017-2022).
Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative, nell'ambito degli strumenti e dei servizi a supporto di processi di internazionalizzazione delle cooperative associate.
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