Il mercato del formaggio in Francia nel 2020, nonostante la pandemia da Covid19, continua ad essere in espansione, come dimostrato dall’aumento, per il quinto anno consecutivo, delle importazioni. Nell’ultimo anno c’è stato un incremento del +7%, con i prodotti in entrata che hanno generato ricavi per 2.080 milioni di dollari e volumi che hanno superato le 400 mila tonnellate.
L’Italia, in questo scenario, è di gran lunga il fornitore principale, con un valore di 694,9 milioni di dollari e volumi pari a 102 migliaia di tonnellate, coprendo circa un terzo delle importazioni totali. Seguono Olanda e Germania, rispettivamente, con 447,4 e 350,6 milioni di dollari.
In termini di valore, il trend risulta essere positivo per la gran parte dei principali Paesi esportatori che, ad eccezione del Regno Unito (-8%) e dell’Irlanda (-7%), negli ultimi anni hanno consolidato le loro quote di mercato rispetto agli altri Paesi partner.
In termini di consumi, nel 2020 le vendite complessive di formaggio in Francia hanno registrato una significativa diminuzione, attestandosi a 1.034,7 migliaia di tonnellate (-7% rispetto al 2019), a causa di un'importante riduzione delle vendite nei canali del foodservice compensate solo in parte dall’incremento degli acquisti retail.
Completano il report:
- un confronto tra l'andamento dei prezzi di vendita e i prezzi di acquisto riconosciuti ai produttori;
- le quote di mercato in valore per brand/società e tipologia di prodotti;
- la distribuzione;
- le previsioni di vendita per il prossimo medio termine (2021-2025);
- un focus sul mercato del burro ed altre materie grasse derivanti dal latte.
Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo SpA per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative.
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