Il settore dell'Olio di oliva, in Italia, è sostenuto da circa 825 mila imprese (di cui solo il 37% risulta essere in grado di sostenere la competitività del mercato), vanta oltre 350 cultivar e 46 Indicazioni geografiche (di cui 42 DOP e 4 IGP) ed esprime un valore della produzione di 3 miliardi di euro (dati ISMEA 2018), pari al 2% del valore generato dall'industria alimentare italiana.
A fronte di una produzione pari al 15% della produzione mondiale (siamo secondi solo alla Spagna che esprime una produzione pari al 45% del prodotto mondiale), nel 2017 l’Italia si conferma come secondo Paese esportatore, con una quota pari al 20% dell’Olio di oliva complessivamente acquistato nei mercati internazionali.
Il principale mercato di esportazione per il nostro olio si confermano, anche per il 2017, gli Stati Uniti,dove la concorrenza, tuttavia, non è più solo con la Spagna ma anche con i produttori della California che stanno espandendo la loro produzione visto il crescente apprezzamento da parte dei consumatori locali.
La distribuzione moderna rimane il principale canale di vendita per gli oli e detiene l’87,8% del totale delle quote di mercato. Seguono la distribuzione tradizionale con il 6,0% e i distributori non specializzati nell'alimentare con il 5,6%. Le vendite on-line detengono una quota residuale dello 0,6%.
Completano il report l'analisi sul posizionamento dei principali brand a scaffale e le prospettive di vendita nel medio termine (2017/2022).
Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative, nell'ambito degli strumenti e dei servizi a supporto di processi di internazionalizzazione delle cooperative associate.