Il miglioramento della connettività tra Cina ed Europa, che si realizza ormai soprattutto nell’ambito della
Nuova Via della Seta, è destinato a incidere positivamente sulla mobilità di persone, oltreché su quella di
merci e capitali legandosi, strettamente, anche con l’industria del turismo.
Il viaggio turistico è generalmente la motivazione prevalente sia a livello domestico che internazionale e
i turisti rappresentano circa i tre quarti della spesa complessiva per il travel.
Dalle analisi svolte, emergono cinque principali tendenze in atto, ovvero:
- un rapido sviluppo dei viaggi in conseguenza dell’aumento dei redditi disponibili, del miglioramento delle infrastrutture di trasporto e della diffusione di internet;
- maggiore accessibilità alle aree rurali, valorizzabili per la loro grande ricchezza di paesaggi naturali e cultura anche se per il viaggiatore internazionale resta la barriera linguistica dal momento in cui l’inglese non è ancora sufficientemente diffuso in queste aree;
- ricerca del fattore esperienziale anche a scapito degli acquisiti materiali, soprattutto tra le giovani generazioni, cinesi e non, con un’offerta sempre più personalizzata per la generalità dei clienti e non soltanto quelli di fascia alta;
- propensione dei giovani al turismo sostenibile;
- permanenza prolungata dei viaggiatori in un unico luogo. La Cina sta incoraggiando i governi locali a integrare la loro offerta turistica con servizi standardizzati e adeguati a valorizzare il territorio riguardo a patrimonio paesaggistico, tradizioni culinarie, attività artigianali e agricole radicate.
Per quanto concerne la mobilità in entrata, nel 2018 si è registrato un numero di viaggi verso la Cina nell’ordine di più di 67 milioni 332mila, +20,9% rispetto al 2013. In massima parte si tratta di arrivi che seguono il criterio della prossimità geografica: tra i primi 10 paesi di provenienza solo gli Stati Uniti non appartengono alla macro area Estremo Oriente-Sudest Asiatico-Russia. Di questi viaggi, l’82,4% avviene per turismo, con una crescita sul 2013 di +30,3%. Il restante 17,6% riguarda motivi di business, con una riduzione però di -9,6% rispetto al 2013.
Dati nettamente diversi, invece, si registrano dalla mobilità interna al Paese, con un flusso domestico (cittadini cinesi che si muovono internamente) che nel 2018 raggiunge i 4 miliardi e 666,4 milioni di viaggi, di cui il 72,1% di tipo turistico ed il restante 27,9% per motivi di business.
Completano lo studio l'analisi dei viaggi per mezzi di trasporto, destinazione e motivazione e le proiezioni per il prossimo medio termine 2018-2023.
Export & Mercati è una collana di approfondimenti realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l'Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative, nell'ambito degli strumenti e dei servizi a supporto di processi di internazionalizzazione delle cooperative associate.
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